Chi è Vittorio Russo?
Era il 1994 e avevo 6 anni, ero un bambino e me ne stavo in pizzeria a disegnare seduto sui pelati. Mia madre Michela mi sorvegliava mentre serviva i clienti, e poco distante da noi c’era mio padre Raffaele, che fischiettava mentre impastava la Pizza. A me hanno sempre detto “sei nato in ospedale”, ma non mi sorprenderei se scoprissi che mia mamma mi ha partorito in pizzeria!
La mia infanzia è lì, così come la mia adolescenza; ricordo che quando non si andava a Scuola, mentre i miei amici gironzolavano per la città, io me ne andavo in pizzeria ad aiutare i miei genitori.
Quando hai deciso di lavorare in pizzeria?
Fino a 20 anni ho fatto tutto inconsapevolmente, non avevo ancora capito che quel lavoro era semplicemente la mia vita.
Poi in me scattò qualcosa, forse capì profondamente i sacrifici dei miei genitori e decisi che volevo migliorare la loro vita insieme alla mia!
Mi stavo convincendo del fatto che Davide può sconfiggere Golia, ricordai che era già successo quando ero adolescente, quando a Benevento chiuse un punto della maggiore catena di ristoranti fast food del mondo, e così tutto iniziò a cambiare: nel 2011 convinsi mio padre a ristrutturare ed ampliare il nostro locale; nel 2012 sposai mia moglie Celeste; nel 2013 aprimmo nuovamente a Benevento dopo un anno e mezzo di lavori; nel 2014 nacque Raffaele, il nostro primo figlio, nel 2016 Vittoria sua sorella e nel 2022, qualche mese fa, la piccola Beatrice.
Parlaci dell’evoluzione di Bottega Russo e Young Pizza questi anni
Gli anni sono passati velocemente, a volte faticavo a star dietro il mio desiderio di cambiamento, ero spaventato ma ogni giorno cercavo delle motivazioni concrete che mi spingessero a non mollare, a proseguire sempre perché in fondo sentivo di avere delle certezze: la qualità dei nostri prodotti, una tradizione forte, e soprattutto il sostegno di mio padre. Obiettivo dopo obiettivo iniziai a realizzare quel desiderio di miglioramento della nostra pizzeria, della nostra pizza e della vita dei miei cari. Dal restyling all’ampliamento dei locali, dall’ottimizzazione della produzione fino a giungere ad un’offerta maggiore di prodotti sempre più legati al territorio, oggi so di aver portato non solo un’innovazione tecnologica, ma un’evoluzione che ha migliorato le vite dei componenti di tutta la nostra famiglia. Si è passati da un punto vendita ad una vera e propria azienda produttiva che nonostante le molteplici difficoltà degli ultimi anni non ha smesso di evolversi e guardare al futuro.
Cosa desideri lasciare ai tuoi figli?
Da figlio sono diventato padre e quello che voglio trasmettere ai miei figli è proprio lo stesso messaggio che mi ha dato il loro nonno: guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e che con costanza e sacrificio tutto si può realizzare.
Progetti futuri?
La convinzione che con costanza e sacrificio tutto è possibile mi spinge a fare ogni giorno di più, migliorare la vita dei miei cari e anche quella degli altri. Per questo motivo, e anche perché ho ancora quella vecchia fissa di Davide contro Golia, presto ci presenteremo nel mercato internazionale della pizza.
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