Benvenuto, Mario.
Grazie, buonasera a voi.
Cosa hai provato quando hai appreso della tua selezione in IBC2024?
Stupore e al contempo fierezza. Questa è un’ottima opportunità per raccontare la propria storia ed il successo raggiunto tra tante sfide non solo lavorative ma anche personali. Farsi conoscere raccontando la propria realtà, riportando le proprie esperienze e consigliando ai giovani quale percorso intraprendere nel nostro settore dell’energia è fondamentale per guardare al futuro in maniera ottimistica e, soprattutto, responsabile.
Cosa volevi fare da grande?
Il giornalista. È un lavoro che mi ha sempre affascinato e che tuttora ammiro. Ritengo che operare nel settore dell’informazione sia un modo coraggioso di scoprire, analizzare e selezionare le notizie, diffondendo la verità attraverso articoli, inchieste ed editoriali per le testate giornalistiche e la stampa. Pur essendo rimasto un sogno nel cassetto, sono soddisfatto del mio percorso grazie al quale ho ricevuto molte soddisfazioni.
Raccontaci il tuo primo giorno di lavoro.
In quel momento non mi sono reso conto di essermi catapultato in una realtà lavorativa. Lo ricordo come un giorno come tanti, però l’ho affrontato con la maturità e le ambizioni di un ragazzo che ce l’avrebbe messa tutta per raggiungere il suo obiettivo. Nel tempo la tenacia è stata il mordente che mi ha permesso di essere dove sono oggi.
Come hai appreso il mestiere di imprenditore?
Da mio padre. È stata una figura fondamentale per me. Esercitare professionalmente un’attività economica organizzata per la produzione di beni e servizi significa assumersi tante responsabilità. Lui mi ha insegnato tanto, per non dire tutto: dai valori e gli ideali fino a tutte le basi utili nel vasto ed intricato mondo che è l’imprenditoria.
Cosa deve avere un’imprenditore per vincere i cambiamenti del mercato?
Resilienza, spirito di adattamento. Il mercato è in continua evoluzione, e per restare al passo servono metodo, costanza, precisione e chiarezza. Delineando una solida struttura logica che permette di non avere alcun tipo di dispersione di risorse, né di tempo, né economiche, né tantomeno di energia, si possono accompagnare i cambiamenti di mercato adattandoli alle proprie esigenze e a quelle dei clienti.
Cosa rappresentano le insegne?
Per me le insegne rappresentano il frutto di quell’artigianalità e design italiano che ci hanno reso grandi nel mondo, anche se oggi il processo produttivo è molto meno artigianale. Come detto in precedenza, nel 2024 di artigianato è rimasto ben poco. La produzione artigianale in tal senso acquisisce un valore aggiunto tanto importante quanto ricercato.
Dalle insegne ai pannelli solari, dagli impianti elettrici ai pannelli fotovoltaici. Parlaci dei tuoi servizi e della loro efficienza.
Anche se sembrano due mondi estremamente distanti tra loro c’è un filo che li collega. Più efficienza energetica e meno impatto ambientale rappresentano il mantra della riqualificazione e proprio da qui abbiamo pensato di entrare nel campo del fotovoltaico. Offrendo servizi per l’efficientamento energetico e la realizzazione di impianti elettrici, l’installazione di insegne luminose e di impianti solari e fotovoltaici, crediamo nella sostenibilità dei nostri progetti e di fornire servizi che consentano ai nostri clienti di ottenere significativi risparmi sui costi di gestione oltre che promuovere un’immagine di responsabilità ecologica.
Un mondo con produzione di energia autonoma?
Questo è l’intento. Confidiamo nel potere delle Istituzioni, auspicandoci la possibilità di poterlo rendere concreto.
Cosa rappresentano le Comunità Energetiche?
Un enorme iniziativa sociale, da sfruttare al massimo per renderla attuabile. Ci auspichiamo di lasciare un mondo migliore rispetto a come lo abbiamo trovato.
Come contribuire?
Il mondo lo fanno le persone. La scelta di ogni singolo individuo può fare la differenza. Noi come impresa ci mettiamo in gioco per salvaguardare il proprio luogo, la propria terra. Seppur nel nostro piccolo, cerchiamo sempre di lanciare un messaggio positivo, invogliando il prossimo a prendersi cura di ciò che ci circonda. Basta adottare le politiche giuste e compiere scelte e azioni consapevoli e
responsabili.
Cosa vuoi fare da grande?
Continuare a dare il massimo nel mio lavoro, augurandomi di raggiungere sempre nuovi traguardi e raccogliendo nuove soddisfazioni.
Un messaggio ai giovani start-upper?
Stiamo parlando di professionisti che fanno dell’innovazione la colonna portante del proprio business model. Il mio messaggio è quello di inseguire i propri sogni e le proprie passioni, avere il mordente giusto per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, fondando una società in grado di avere una crescita rapida, scalabile.
Un messaggio agli imprenditori?
Chi fa impresa in questo Paese non ha bisogno di messaggi. Piuttosto sarebbe importante ricevere segnali forti e maggiore supporto dal Governo.
Grazie, Mario.
Grazie a voi.
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