Chi è Massimiliano Zincone?
Un ragazzo di periferia vissuto a Scampia che ha voluto intraprendere un’attività nel settore delle fotocopiatrici. Prima di arrivare ad essere quello che sono ho fatto la classica gavetta il mio percorso è stato da fattorino (consegnavo i toner ai clienti) a tecnico, da capotecnico a direttore tecnico, quidi commerciale e infine ho creato l’azienda.
Cosa significa provenire da Scampia, dalla periferia?
Ti aiuta a capire le persone ed i loro sacrifici, cosa significa lavorare e guadagnarsi lo stipendio e affrontare la vita. Vengo da un quartiere dove esiste la povera gente, un quartiere che non mi ha mai creato problemi e che mi ha dato tanto: mi ha dato la visione della vita, la possibilità di capire le persone e questo, nel mio lavoro, mi ha aiutato a capire e comprendere le esigenze del cliente, dal professionista col grande studio al piccolo professionista che apre la piccola attività.
Qual è stata la spinta che ti ha portato ad affrontare i vari step della tua carriera?
La mia trafila l’ho fatta affiancata da mio fratello che faceva il mio stesso lavoro. Ho iniziato a lavorare con lui e mi ha insegnato tante cose, poi col tempo è cambiato il rapporto che avevo con lui e qialche anno fa ho lasciato la sua azienda e intrapreso l’attività da solo. Essere andato via dall’azienda, cosa che non volevo, mi ha dato una rabbia tale da farmi aumentare i fatturati in maniera esponenziale. La mattina mi svegliavo che non volevo fare un contratto ma tre, cinque e quindi la rabbia è stata la scintilla che mi ha fatto quadruplicare il fatturato. Dico sempre i miei figli che bisogna scendere da casa con la fame se si vuole arrivare a fare dei risultati.
Qual è stato il problema più importante che hai superato nella tua vita professionale?
La problematica più grossa che almeno all’inizio ha anche influito sul lavoro è stata la mia separazione dalla ex moglie che mi ha portato a dover lavorare molto di più perché ho dovuto mantenere due famiglie e volevo che i miei figli avessero quello che avevano precedentemente alla separazione. La seconda difficoltà è stata quando ha iniziato l’attività da solo, è stato traumatico e ringrazio i miei figli e la mia ex moglie, che comunque mi è stata vicina in questa situazione, oltre alla mia compagna attuale ed i miei genitori. Quando ho lasciato la vecchia azienda, in cui ero socio con mio fratello che si occupava di tutta la parte amministrativa, ed ho aperto la mia attività ho dovuto imparare in fretta tutto ciò che non conoscevo circa la parte amministrativa e burocratica. Dico sempre alle persone che iniziano che non devono scoraggiarsi mai e chi la dura la vince.
Carmine che papà hai?
Ho un grande padre. Non sempre glielo dico ma perché voglio che sia da stimolo per lui. Mi ha aiutato molto nella mia vita e mi ha aiutato a capire cosa volessi fare nella vita.
Che volevi fare da grande?
Come tanti ragazzi appena finita la scuola non avevo idea di cosa fare, ho iniziato subito a lavorare con papà ma ho imparato soltanto col tempo cosa volessi fare.
Inizialmente ho fatto il sito da autodidatta poi ho cercato di gestire le campagne online e ho fatto il tecnico un po’ di tutto ma niente mi dava la scossa decisiva.
La svolta c’è stata quando abbiamo fatto una grossa fornitura che non ci è stata pagata quindi l’azienda è andata in difficoltà quindi mi sono imposto di cercare in tutti i modi possibili di aiutare mio padre a risolvere la situazione. Questo episodio ha fatto sì che io e mio padre ci avvicinassimo di più e ci compattassimo e da quel momento mi sento integrato nell’azienda. Io, mio padre e mia sorella Nicoletta siamo un’unica forza.
Massimiliano cosa vuoi fare da grande?
Non ho grandi aspirazioni però vorrei continuare a fare il mio lavoro e commerciale in maniera più graduale. Oggi sto ancora seminando per cercare di dare dei frutti a lungo termine ai miei figli.
Carmine avere un padre che ha un trascorso così importante per te è uno stimolo o una continua comparazione?
Non sento la pressione che c’è quando un figlio entra in un’azienda in cui ha lavorato il padre per tanti anni anzi, mi sento onorato di avere un padre così, con così tanta esperienza così che io possa imparare sempre di più.
Massimiliano chi sono i riferimenti imprenditoriali?
Non ho un vero riferimento di imprenditore. L’imprenditore che preferisco è quello che parte da zero, a cui nessuno ha regalato niente e che ha creato un impero.
Io mi rivedo nel personaggio di Will Smith nel film “Alla ricerca della felicità”, una persona che non ha nulla e cerca in tutti i modi, con tutte le peripezie e tutte le problematiche ad arrivare a quel suo intento. Fondamentale è la forza di volontà: se vuoi una cosa, se ritieni di avere delle capacità, riuscirai ad ottenere quel che ti sei prefisso.
Carmine il tuo riferimento imprenditoriale?
Steve Jobs è una persona che metteva il cuore in tutto quello che faceva:lui è un imprenditore di cui voglio sempre tener conto, è colui che mi ha fatto appassionare al lavoro.
Carmine quale sarà il futuro della Zincone Office?
Un nostro obiettivo è creare tanti punti vendita per tutta la Campania. Vogliamo far capire alle persone che siamo qui non solo per soldi ma perché questo lavoro ci appassiona.
Massimiliano se fossi davanti a uno specchio che cosa ti diresti?
Continua così per come sei. Faccio questo lavoro per passione e tenderò sempre la mia mano agli imprenditori, ai giovani imprenditori. Dovrò solo costruire a fin di bene e anche ovviamente avere un riscontro economico, però lo faccio con passione.
Massimiliano che augurio daresti ai prossimi imprenditori?
Non siate pessimisti, affrontate la vita perché soprattutto quella imprenditoriale è una vita difficile. Siamo in un paese difficile dove le tasse ci mangiano, bisogna superare le difficoltà. Una cosa che dico anche ai ragazzi: studiate sempre, raccogliete sempre informazioni da tutte le parti perché solo attingendo informazioni, studiando si riescono a sapere tante cose importanti.
Carmine e tu che tipo di consiglio daresti ai giovani come te?
Si deve credere sempre in sé stessi anche se ci sono degli ostacoli, avere tenacia non farsi abbattere. Se c’è una piccola possibilità bisogna prenderla sempre per avere rimpianti, qualsiasi occasione si prende si accumula esperienza. L’esperienza è la cosa più importante.
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