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Esofaco Massimiliano

Massimiliano che lavoro sognavi da bambino?
Sognavo di diventare calciatore. Avevo passione e talento e qualcuno credeva in una mia carriera. Ma poi ho scelto lo studio.

Che valori ti ha lasciato lo sport?
Competizione, sacrificio, voglia di arrivare. Sono valori che mi porto dietro ogni giorno.

Chi è stato importante nella tua infanzia?
I miei genitori. Mi hanno trasmesso onestà, rispetto. Oggi cerco di trasmetterli ai miei figli.

Hai lavorato mentre studiavi?
Sempre. Mi sono mantenuto da solo con lavori estivi e invernali. Gli ultimi mesi furono durissimi: mio padre si ammalò e lo persi pochi mesi dopo la laurea. Cameriere, lavapiatti, aiuto maître. Ho conosciuto il mondo del lavoro dal basso. Questo mi ha insegnato a rispettare i ruoli e a essere un buon imprenditore.

Oggi sei anche imprenditore, co-organizzatore di Padelness.
Sì. Con Marianna, mia moglie, abbiamo unito competenze e valori. La prima edizione è stata dura ma bellissima. Abbiamo superato ostacoli anche grazie all’unione del team. Non avevamo paura di sporcarci le mani.

Da dove nasce Padelness?
Da un’idea di Marianna. Quando me ne parlò, dissi subito sì. Mi piacciono le sfide, soprattutto quelle che possono avere un impatto reale.

Quando l’avete vista realizzata, che emozione avete provato?
Incredulità. Era tutto vero, tutto nostro. Una grande soddisfazione.

Se uno studente oggi volesse organizzare una fiera, che consigli gli daresti?
Essere visionario, avere conoscenza del settore fieristico, proporre idee nuove. Serve almeno un anno per capire le dinamiche. E serve il supporto delle istituzioni.

Oltre a Padelness, che lavoro fai?
Sono avvocato. Dopo la laurea ho fatto pratica e poi ho costruito la mia strada. Oggi ho una clientela ampia e relazioni professionali solide.

Cosa ti gratifica di più nel tuo lavoro?
Il riconoscimento delle persone: clienti e colleghi. Mi approccio con disponibilità e gentilezza.

Quanto contano le relazioni nella tua professione?
Sono tutto. Sia con i clienti che tra colleghi. Le relazioni solide portano fiducia e continuità.

Padre, marito, avvocato, imprenditore. Com’è mettere tutto insieme?
È ciò che mi rende felice. Essere padre è il senso della vita. Essere marito di Marianna è il dono più grande che ho ricevuto. Le nostre promesse erano sincere. Lei è la mia ricompensa.

Cosa vuoi fare da grande, insieme a Marianna?
Continuare con Padelness e magari creare altri progetti. Ci piace sognare in grande, ma sempre in modo concreto.

C’è ancora spazio a Napoli per crescere nello sport?
Tantissimo. Napoli sarà capitale europea dello sport nel 2026. E noi vorremmo creare un evento ancora più grande in quell’anno.

Cosa ti viene in mente con Italia Best Company?
Valorizzazione. Vorrei che i prodotti italiani fossero affidati a persone competenti. Spesso non succede, e questo è un vero cruccio.

Sei felice?
Sì, molto. Mi sento sereno, appagato. E questo è il più grande risultato.

Grazie Massimiliano.
Grazie a voi.

Francesco Russo

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